La rigenerazione ossea guidata (GBR) è una tecnica chirurgica, che rende possibile la riparazione di tutti i deficit ossei permettendo così il prosieguo di un trattamento implantologico.

Volendoci sottoporre ad un trattamento implantologico, la prima cosa da valutare è proprio la qualità e la quantità dell’osso, caratteristiche non presenti in ognuno di noi.

La GBR si avvale dell’utilizzo di dispositivi barriera (membrane), i quali andranno a proteggere e preservare l’innesto appena effettuato, garantendo così la riuscita della nostra rigenerazione.

La membrana più utilizza è quella non riassorbibile in politetrafluoroetilene-espanso(e-PTFE).

Alle membrane non riassorbibili si associano quelle riassorbibili costituite da materiali come collagene, acido polilattico, ecc…, le quali vengono degradati dall’organismo senza dover sottoporre il paziente ad un secondo intervento chirurgico per la rimozione della membrana, come nel caso di quelle non riassorbibili.

Gli innesti allestiti nella tecnica della GBR possono essere autologhi (provenienti dal paziente stesso) o eterologhi (provenienti da specie diverse).

L’innesto più utilizzato è quello di bovino deproteinizzato, sottoposto ad interventi termici e chimici per garantire l’immunogenicità e la compatibilità con l’ osso umano.

Solitamente l’impianto, in questi casi, viene posizionato dopo che il sito osseo è stato trattato con la GBR.
Grazie a questa tecnica, tutti i pazienti desiderosi di sottoporsi ad un trattamento implantologico ma con alcuni deficit ossei potranno tranquillamente farlo e ripristinare così il loro sorriso.